L’uomo è un animale diurno e istintivamente abbiamo ancora paura dei predatori che possono nascondersi nelle ombre della notte. Perciò l’umanità ha cercato di illuminare la notte sin dall’antichità con lo scopo di creare un sentimento di maggiore sicurezza, proprio come bambini che hanno bisogno di una lucina per poter dormire tranquillamente. Dagli anni ’50 in poi la situazione è proprio degenerata e adesso quasi tutte le strade sono illuminate a giorno, tranne forse ancora le piccole stradine in montagna. Anche se lo studio universitario più grande al mondo a riguardo (Università di Londra, 2015 – 14 anni di ricerca) ha chiaramente dimostrato che l’illuminazione stradale NON aumenta la nostra sicurezza, non ne volgliamo più fare a meno e insistiamo per avere sempre più luce di notte. La conseguenza è che adesso l’illuminazione pubblica è diventata il consumatore di energia elettrica numero uno al mondo, superando di gran lunga ogni industria, e i nostri comuni spendono centinaia di migliaia di Euro ogni anno per lasciare le luci accese di notte.
In Inghilterra invece, una decina di anni fa, diversi comuni hanno deciso di spegnere le luci completamente per risparmiare energia e il successo è stato tale che dal 2021 nella maggior parte della Gran Bretagna le luci sono parzialmente o interamente spente. Questo non ha comportato un aumento di criminalità o incidenti stradali!
Purtroppo resta un caso piuttosto isolato al mondo e anche se i benefici sono facilmente dimostrabili la resistenza emotiva della popolazione contro tali iniziative non ci aiuta a convincere la maggioranza in altri paesi.
La nostra paura del buio ci impedisce di fare questo passo con la conseguenza che il buio sta sparendo ovunque. Già nei miei soli 12 anni nell’Appennino Reggiano ho visto il cambiamento e la Via Lattea, 10 anni fa ancora una striscia chiara attraverso il cielo, è ormai diventata un’ombra di sè stessa. Si, si vede ancora al nostro osservatorio. La domanda è: per quanto tempo ancora?
Fortunatamente ci sono ancora delle bellissime foto come questa della nostra ospite Isa Zecchetti che ha fatto dal nostro cortile e la ringraziamo tanto per permetterci di usarla. Un ricordo di com’era il cielo una volta…
